Nell’articolo precedente (te lo ricordi? eccolo qui) abbiamo parlato di come gestire testi e immagini per creare contenuti chiari e leggibili. Una volta appresi questi pochi consigli è necessario chiarire un ultimo punto prima di iniziare a creare un nuovo contenuto, ovvero: Che font scelgo? Qual è più adatto per questa tipologia di contenuto? Starà bene con l’immagine o risulterà poco leggibile?
Niente paura, non sei sola in questa scelta! In questo nuovo capitolo scopriremo infatti come gestire al meglio l’elemento testuale, attraverso il magico mondo dei font e poi…vedrai…sarà un gioco da ragazzi!
Prima di addentrarci nei consigli pratici sulla scelta e l’utilizzo dei font è necessaria una breve introduzione riguardante la suddivisione degli stessi.
Famiglie di font
É importante sapere che i font, nonostante non esistano famiglie predefinite e standard, vengono solitamente suddivisi in gruppi che accomunano caratteri con attributi e stile simili tra loro. A seguito andremo a vedere quali sono queste famiglie e le loro principali caratteristiche.
Sans Serif: è la categoria di font senza le grazie (prolungamenti decorativi alle estremità delle lettere). I più famosi sono Helvetica, Futura, Arial e Verdana.
Serif: sono l’opposto della categoria precedente, e comprendono l’enorme numero di caratteri graziati ovvero dotati di prolungamenti decorativi alle estremità. Ne fanno parte, ad esempio, Times new roman e Bodoni.
Typewriter: in questa categoria troviamo tutti quei font che ci rimandano al carattere battuto a macchina, così come dice il nome.
Blackletter: comprende tutti i font di stampo medievale o gotico, come il Cloister Black. In genere sono molto elaborati. Una sottocategoria di questa famiglia sono i Celtic/medieval, che solitamente sono meno pesanti ed impegnativi.
Calligraphic o Calligraphy: i font calligrafici solo solitamente corsivi che richiamano una “bella scrittura”. Sono caratteri piuttosto elaborati e con un altro impatto estetico. Talvolta possono risultare poco leggibili se utilizzati per un corpo di testo lungo.
Comic: La famiglia dei comic raggruppa font ispirati a cartoni e fumetti. Sono caratteri giocosi, simpatici e con uno stampo infantile. Adatti ad un contesto ludico e divertente.
Handwriting: Come nei caso dei calligrafici, anche questa famiglia di font ricorda la scrittura a mano. In questo caso però, rispetto ai precedenti, una scrittura quotidiana ed informale, spesso infatti sono font poco elaborati.
Retro: Ricordando font vintage, hanno un forte impatto visivo e richiamano subito alla mente un film, uno spot pubblicitario, una rivista degli anni 50′.
Come scegliere un font
Una volta comprese quali sono le principali famiglie di font, passiamo quindi al cuore del nostro contenuto. Ogni qualvolta ci troviamo a dover scegliere un font, che sia per un contenuto, per un logo o per flyer pubblicitario, é importante prendere in considerazione due fattori principali:
1) Leggibilità e Chiarezza: quando si progetta un contenuto è necessario che la parte testuale sia leggibile a colpo d’occhio e facilmente comprensibile, di conseguenza è necessario scegliere font che siano chiari e puliti. Okay il font cool, ma assicurati che l’utente riesca a leggere la tua typo in un batter d’occhio.
2) Utilizzo e contesto: il font che si sceglie deve adattarsi al contesto, brand, o prodotto a cui viene affiancato. Se i due elementi sono distanti l’uno dall’altro sarà molto più difficile trasmettere emozioni o messaggi. Se invece il font che scegli avrà lo stesso tono di voce del contesto in cui verrà inserito, il contenuto risulterà molto più comprensibile.
Esempio: ci troviamo a dover scegliere un font per il logo di un grande lunapark. In questo caso, visto il contesto giocoso e divertente, dovremo ricercare un font che trasmetta questo tipo di emozioni. Di conseguenza prediligeremo magari la famiglia dei comic o dei retrò, ed escluderemo invece font troppo seri, ad esempio i serif.
Come utilizzare un font in un contenuto
1) Dimensioni e spaziatura: due elementi da non sottovalutare quando si progetta un contenuto in cui è presente un elemento testuale sono sicuramente la dimensione del testo e gli elementi di spaziatura quali letter spacing e l’interlinea. Attraverso questi tre punti, se bilanciati in modo corretto, il nostro elemento testuale apparirà arioso e leggibile.
2) Accostare più font: nel momento in cui si sceglie di accostare font differenti è necessario tenere a mente alcuni piccoli accorgimenti:
- Scegliere al più 3 font
- Assicurarsi che gli stili non siano troppo simili tra loro, altrimenti invece di attrarre l’attenzione, l’utente farà fatica a leggere.
- Prediligere font di differente stile e tipologia, qualora il contenuto prevede titolo e sottotitolo, oppure titolo e paragrafo. Una buona idea è quella di utilizzare, ad esempio, un serif e un san serif.
Come abbiamo visto nell’articolo, i consigli da seguire per scegliere al meglio il font adatto al nostro intento sono pochissimi, basta solo prestare la giusta attenzione e fare un po’ di pratica. Per rendere più facile la ricerca vi lascio due siti dove troverete montagne di font da scaricare ed un piccolo consiglio di lettura sull’argomento per i più curiosi!
Noi ci vediamo al prossimo articolo per nuovi semplicissimi consigli grafici!
Siti dove scaricare font gratuitamente: dafont e googlefont
Consigli di lettura: Sei proprio il mio typo di Simon Garfield
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